May 27, 2017
La fiducia è uno dei più potenti componenti della natura umana e definisce il processo di creazione delle relazioni e della realtà stessa. Si tratta di un sentimento ambiguo da noi costantemente ricercato ma, allo stesso tempo, qualcosa che ci fa paura. E’ un viaggio dinamico attraverso lo spazio ignoto in cui facciamo un passo avanti e uno indietro. Un credo che è un’architettura mentale di come interpretiamo il mondo.
Spesso diamo per scontato ciò che si trova di fronte a noi, ci affidiamo a esso, e così ci modella giorno dopo giorno, inosservato. Crederci può spingere la gente a fare cose strane, spesso, senza chiedersi il perché senza nemmeno discutere il motivo di certe convinzioni, diventando inconsciamente parte della scatola sociale. Per essere fidati e fidarsi, bisogna essere guidati da una forza invisibile.
A volte questa fiducia si rompe, e poi...... sarai pronto a cadere nelle braccia di qualcun’ altro?
Coreografia: Malwina Stepien
Interpreti danzatori: Martin Angiuli, Malwina Stepien, Alberto Cissello
Crediti:
-
Premio alla migliore scrittura coreografica Cortoindanza 2016
-
7° International SoloDuo NRW+Friends Festival at Barnes Crossing in Colonia,
Germania, 2015
-
Residenza Artistica “Arte Transitiva” presso Officine Caos a Torino (IT)
-
17th International SoloDuo Festival in Budapest, Ungheria, 2016
“Mefisto” Elien Rodarel Monaco di Baviera/Germania Spazio Teatrale T.off Cagliari ORE 21,00
June 10, 2017
Mefisto è un progetto multidisciplinare tra la danza, il circo, la musica e il teatro.
L’intento è quello di rivisitare la forma tradizionale del cabaret, trasformandola e riadattandola.
Il cabaret tradizionale è un susseguirsi di numeri.
Nel progetto ogni breve numero solleverà un problema, susciterà una curiosità, una conclusione, una riflessione. Il personaggio servirà da moderatore, collegando ogni immagine.
'Mefisto' vuole essere una biografia senza esserlo, un modo per raccontare la propria storia senza descriverla, senza spiegarla, ma semplicemente ispirandosi per dare vita ad un personaggio « mefistoliano ».
"Io sono lo Spirito che sempre nega, e a ragione perché tutto ciò che ha un’origine merita d'aver fine. Il meglio, quindi sarebbe che nulla avesse origine ».Goethe, Faust.
Choreography: Elien Rodarel
Movimento per Gramsci”, Spazio Cartec dei Musei Civici di Cagliari ore 20.00 e ore 21.00
June 14, 2017
Performance di danza contemporanea e arte circense a cura di:
Francesca Re (corda); Lucrezia Maimone e Elien Rodarel (danza contemporanea)
“…restituirci il ritmo di un pensiero sovrabbondante e veloce ma coerente, un sistema in movimento, in cui logica dialettica e sussulti della modernità si legano al «prodursi di nuovi elementi di fatto…”
da Gramsci “Il sistema in movimento Alberto Burgio
Attraverso l’intreccio delle specificità di ciascuno, sulle tracce della loro esperienza e poetica, i giovani artisti produrranno una performance sull’opera “MOVIMENTO” dello street artist Manu Invisible, dislocata in pannelli-quinte all’interno dello spazio Cartec dei Musei Civici di Cagliari, promotori delle celebrazioni per l’anno gramsciano con diverse iniziative.
“Questa è la tua terra”, progetto della rete “Nino dove sei?”, è un tributo multidisciplinare, trasversale, dall’arte figurativa al teatro, alla danza, che si può tradurre con le parole di uno degli artisti coinvolti nella coreografia “Movimento per Gramsci”, Elien Rodarel:
"L'arte è una parola globale, un mix composto di molteplici abilità come la danza, il circo, il teatro... , ma, in realtà, insieme come una sinfonia per lo stesso obiettivo: costruire l'arte, effimera e immortale “.
Elien Rodarel, è un artista multidisciplinare. Dopo la laurea in sociologia (2010), inizia a fare teatro (Serapion Mona Lisa) e circo; Principalmente trapezio e trapezio volante (C.ia Envol). Una ricerca di 'corporalità' e un nuovo modo di espressione lo porta alla danza contemporanea. Nel 2015 si diploma nella scuola internazionale della danza contemporanea di Iwanson (Germania). Ha lavorato poi con diversi coreografi: Yvonne Poujet, Johannes Härtl, Minka-Marie Heiss, Patrick Delcroix, Caroline Finn, Sonia Rodriguez, Peter Mika, Nadine Gerspacher (Germania); Frédéric Jollivet, Christophe legoff (Francia)
Francesca Re, specializzata in tecniche aeree, ha iniziato la sua traiettoria professionale nel 2004 nella scuola di circo Carampa, a Madrid, ottenendo il titolo di formatore di circo. Nel 2005 e 2006 ha partecipato alla tournée spagnola dello spettacolo “Enigami”, diretto da Hernan Gené.
Interessata alla danza e alla sua fusione con le tecniche aeree si è recata in Belgio dove ha approfondisce la sua formazione con Yuri Sakalov e Roman Fedin della scuola superiore di circo ESAC. Si specializza nel montaggio e sicurezza degli elementi di circo, ottenendo nel 2006 un titolo di tecnico specializzato. Nello stesso anno crea la compagnia “Det Store Rum”, in Danimarca, con la quale lavora puntualmente.
Dal 2004 a oggi ha lavorato in Spagna, Belgio, Francia, Danimarca, Italia e Peru con il suo solo di corda verticale. Attratta dal lavoro umanitario, ha preso parte a diversi progetti di circo sociale in Marocco, Colombia, Peru e Libano.
Dal 2010 al 2013 ha lavorato con le note compagnie di trapezio volante “Envol” e “Komkalus”.
Lucrezia Maimone, artista di origine italiana, formata presso: Escuela Internacional de Circo y Teatro de Granada CAU, Spagna e "Copenhagen Contemporary Dance School" - COPENHAGEN / Danimarca.
Fondatrice della Compagnia LupaM Phisical Theatre, Lucrezia è un artista multidisciplinare che si esprime attraverso la danza, la clownerie, la musica e la pittura. La sua ricerca esplora i linguaggi del teatro danza, manipolazione di oggetti e acrobazia.
“Inri” C.ie Zrogrammi Italia Teatro Piccolo Auditorium Comunale Cagliari ORE 21,00
June 25, 2017
INRI è un progetto per 2 danzatori. Il tema intorno al quale ruota l'intera drammaturgia di questa creazione è la pratica della fede nella religione cattolica. I personaggi di questo racconto, dai colori grotteschi, paradossali, improbabili pur nella loro veridicità, si muovono sulla scena in un percorso temporale che imita quello della liturgia. Parlano di una religione dai tratti “meridionali”, che profuma di mandarini sui presepi, che risuona di bolero nelle piazze dopo le sacre processioni, una religione di docili vecchiette rosario-munite ancora bardate in nero, il cui Dio, dopo la benedizione nel luogo imputato, le raggiunge tra le cose domestiche. C'è, nel loro mettere in danza le parole e il silenzio, una lingua del corpo in ostensione, una coreografia di passi, ora dolorosi, ora angelicati, giocata nella parodia di un bigottismo religioso e quotidiano che appartiene alla nostra cultura. C'è un universo sacro e profano, crudele e tenero, ironico e tragico nella liturgia di gesti, di genuflessioni sghembe, di posture scomode, di sgrammaticate maschere espressive che trasudano una goffaggine innocente. Nei dettagli di mani in preghiera alimentate da vorticosi e ipnotici roteamenti di bauschiana memoria; negli estatici fermo-immagine di bocche e occhi che ricordano la teatralità di Emma Dante. Nelle liturgie di gambe e braccia assurte a Crocifissione, e ad una barocca Deposizione, che rimandano a icone popolari. Ci sono suoni e voci di paese, di processioni di Madonne, di litanie e rosari profumati, di un Agnus Dei struggente sulle cui note la danza stordisce e ammalia. C'è il rumore della quiete mistica, e la sospensione del miracolo pregato; c'è l'isteria dei muscoli contratti e delle schiene scoperte, e infine dei due corpi esposti a denudamenti, che rivelano la vuotezza di una pratica religiosa sterile. C'è in tutto questo, infine, un senso d'attesa perenne, incolmabile, in quella terra desolata, eppure abitata di visioni, dell'anima bisognosa di spiritualità.” (Giuseppe Distefano | IL SOLE 24 ORE)
Firmato della compagnia Zerogrammi, è il luogo d’incontro tra il corpo e l’immaginario liturgico cristiano. La danza si appropria delle caratteristiche di un rituale fatto di azioni ripetute, codificate e impresse dal tempo dell’abitudine. Quello progettato è un limbo in grado di far emergere le inquietudini e le ironiche frustrazioni di una società come la nostra, quella italiana, che direttamente o indirettamente è sempre stata condizionata dalla matrice religiosa.
"sottovesti nere, polpacci maschili ben visibili, veli in testa, borsette di cartone piene zeppe di ceri rossi e ampolle di vino tentatrici, i due esilaranti e diversissimi performer tralasciano gli accessori di un'irriverenza dolcemente innocente e mai blasfema, in una energica danza di genuflessioni, gesti votivi, mani giunte, anche avvinte in un corpo a corpo drammatico. E giungono nudi alla leggerezza purificata del loro Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum". (M. Guatterini, Il Sole 24 Ore)
Rassegna internazionale "Sulle orme" edizione 2017 Il mediterraneo il viaggio il corpo 3° appuntamento
INRI è un progetto per due danzatori. Il tema intorno al quale ruota l'intera drammaturgia di questa creazione è la pratica della fede nella religione cattolica. I personaggi di questo racconto, dai colori grotteschi, paradossali, improbabili pur nella loro veridicità, si muovono sulla scena in un percorso temporale che imita quello della liturgia.
una creazione di Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea
con Chiara Michelini, Chiara Guglielmi
luci Stefano Mazzotta, Chiara Guglielmi
drammaturgia Fabio Chiriatti
musiche, costumi e scene Zerogrammi
produzione Zerogrammi
coproduzione Festival Oriente Occidente (It), La Piattaforma (It)
con il sostegno di Regione Piemonte
un ringraziamento a Dimora Coreografica (It)
progetto partecipante a Anticorpi XL – Network Giovane Danza d’Autore con il contributo di Festival Interplay
PALCOSCENICO DANZA
Overture Cortoindanza "La ballata di Filomena" Teatro Piccolo Auditorium Comunale Cagliari ORE 21,00
June 26, 2017
Per la decima edizione del Cortoindanza, si programma una giornata di apertura del festival di coreografia, in cui verrà rappresentata ai nuovi candidati 2017 una delle opere premiate nel corso delle precedenti edizioni. L’occasione renderà visibile il percorso dell’opera, dal cortoindanza//coreografie dal vivo in forma breve, fino alla creazione di un’opera integrale in mobilità e circuitazione.
Tra le centinaia di opere individuate nelle diverse annualità del cortoindanza è stata selezionata quella più meritevole dal punto di vista dello sviluppo dell'opera presentata in embrione nel 2012, in opera integrale (55'), sviluppo del tema drammaturgico e dell'uso dei diversi linguaggi dell'arte contemporanea.
"La ballata di Filomena"
Filomena è l'Ulisse delle sue avventure, unica eroina, consapevole del suo destino, che lotta con forza instancabile per ritrovare la libertà perduta. Il racconto dello spettacolo è ispirato al ritmo delle antiche epopee e di altre più moderne nate nella culla del romanticismo. I quadri di Filomena sono come i canti di Byron, brevi, lirici, liberi ed indivisibili allo stesso tempo, testimonianze della ricerca di un eroe ormai senza speranze.
Danza e teatro incalzano per dar vita a questa Ballata dedicata a tutti coloro a cui costa respirare.
Crediti:
-
Premio alla scrittura coreografica cortoindanza 2013
-
Molteplici Residenze per il consolidamento della drammaturgia 2014/15/16
• Selezionata in data 25 settembre 2015 presso la sede di Fondazione Live Piemonte dal Vivo si è riunita la Commissione di Valutazione dei progetti candidati a PERMUTAZIONI 2015. I progetti pervenuti, in numero totale di 113, 35 esclusi dalla votazione per assenza dei presupposti formali.
Festival/bando Cortoidanza X edizione 2017
June 27, 2017
Una maratona di 5 giornate dal 27 giugno all'1 luglio 2017,
28-29/07/2017 Spazio Teatrale T.off Cagliari dalle ore 17.00 (a porte chiuse)
30/06 Teatro MoMoti Monserrato ore 20.30 (apertura al pubblico)
in cui l’idea creativa diventa la protagonista attraverso la condivisione di risorse culturali, poetiche e tecniche. Con particolare attenzione all’ambito delle arti sceniche a indirizzo contemporaneo, l'individuazione di progetti artistici che rappresentino il cuore di una drammaturgia in embrione, sarà l'obiettivo per sostenere tutti i progetti selezionati con la distribuzione di diversi incentivi:
-
Premio alla scrittura coreografica, che prevede un o più contributi economici;
-
Circuitazione/Mobilità: che prevede l’inserimento nella programmazione dei festival o rassegne organizzate dai rappresentanti/membri delle rete Med’Arte;
-
Residenze artistiche, previste in forma “con o senza portafoglio”.
Il Festival nelle diverse edizioni ha garantito il sostegno alla produzione e mobilità di un numero consistente di progetti artistici nell’ambito della scrittura coreografica, per i quali si è premiata l’originalità, la creatività, la capacità drammaturgica e di comunicazione attraverso il linguaggio “Non verbale”. L’approccio antropologico, fa sì che gli artisti attraverso un programma condiviso, possano rendere visibile il loro percorso artistico che così “rivive” in un contesto di comparazione e dialogo intergenerazionale e di comunicazione e superamento delle barriere culturali/territoriali e linguistiche, nell’asse del territorio mediterraneo.
-
L’obiettivo consiste nell’aprire il proprio processo di ricerca ad altri professionisti del settore in un’ottica di scambio e tutoraggio finalizzato allo sviluppo della propria sperimentazione, in relazione al rapporto tra metodologia/poetica/tecnica, fino alla produzione coreografica.
“L’ultima madre” Carla Rizzu_C.ia Nervitesi/Italia Chiesa romanica di San Giuliano - Selargius ORE 20.30
July 06, 2017
Rassegna "Sulle orme" Il mediterraneo, il corpo, il viaggio.
Direzione artistica Simonetta Pusceddu
in Co-organizzazione CEDAC CIRCUITO MULTIDISCIPLINARE SETTORE DANZA
L’ultima madre” Carla Rizzu_C.ia Nervitesi/ e Quartetto Andhira - Italia Chiesa romanica di San Giuliano - July 07, 2017
Carla Rizzu esplora nel suo nuovo progetto intitolato L’ultima madre una figura arcaica e leggendaria della sua terra ispirato al romanzo di Michela Murgia “l’Accabadora”, ovvero tra sardo e catalano ‘colei che porta a termine’., Quella donna che carica di pietas si reca in piena notte a dare l’ultimo saluto ad anziani e infermi, colei che risponde portando conforto all’ultima parola degli altri. Lo spettacolo, incontra “una Sardegna antica” spiega Rizzu “ma non troppo, dove le cose faticano a essere chiare, dove gli occhi degli altri sono aghi che giudicano e forano l’anima”.
Ideazione, regia e coreografia Carla Rizzu
Direzione musicale Luca Nulchis
Musica dal vivo “Quartetto Andhira”
Interpreti:
Carla Rizzu
Luca Nulchis
Elena Nulchis
Elisa Zedda
Egidiana Carta
Gian Carlo Murranca
Coreografa regista e danzatrice freelance nasce a Sassari dove compie i primi studi di danza classica e jazz. Si perfeziona in seguito a Roma e New York in danza classica, modern e tip tap mentre a Parigi Londra Berlino Bruxelles e Vienna approfondisce la danza contemporanea. Si perfeziona in tecnica Release e Floorwork Laban summer school ( Londra) dal 2000 al 2011 - P.A.R.T.S summer school(Bruxelles) anno 2011.
Nel frattempo studia recitazione diplomandosi presso l’Accademia 96 di Bologna. Nella primavera 2009 fonda il gruppo Nervitesi intendendo iniziare un percorso coreografico legato alla danza e al teatro.
Crediti:
-
Festival Oriente Occidente 2009: Primo premio alla 2° edizione del Concorso Coreografico Danz’è svoltosi a Rovereto all’interno del si è aggiudicato la seguente motivazione: per l’attualità del tema improntato all’impegno civile, per l’intensità interpretativa, il contenuto e per la proprietà dell’impaginazione scenica.
-
2016, selezionata per Festival Oriente occidente e CID Cantieri, il progetto del Centro Internazionale della Danza di Rovereto rivolto alla valorizzazione di artisti emergenti italiani a cui vengono offerti residenze produttive, sostegno economico e confronto con il pubblico.
Trilogia in miniature/festival urbano CARTEC Cartec (Cava Arte Contemporanea)///Giardini Pubblici - Cagliari ore 18.30
July 08, 2017
Un mini festival urbano, in un luogo speciale quale Cartec (Cava Arte Contemporanea)///Giardini Pubblici della città di Cagliari. In questa occasione si svolgerà la rappresentazione di 6 miniature di danza in live e una miniatura in video per 8 autori coreografi/danzatori, in cui la multidisciplinarietà sarà il quid che conduce la giornata.
In Co-Organizzazione CEDAC CIRCUITO MULTIDISCIPLINARE SETTORE DANZA
Cartec presterà le sue scenografiche quinte naturali per le sette scene di danza che compongono “Il Mediterraneo, il corpo, il viaggio”, in affinità elettiva col progetto di arti visive “Questa è la tua terra”, inserito nelle celebrazioni dei Musei civici per l’ottantesimo anno dalla morte di Antonio Gramsci. Il progetto gramsciano, a cura della rete “Nino dove sei” (Raffaella e Bruno Venturi, curatori; Josephine Sassu, Manu Invisible, Giovanni Casu e Gianfranco Pintus, artisti) avrà come luogo catalizzatore Cartec, aperto alla cittadinanza e a portati di qualità espressiva e culturale, in attinenza con i temi gramsciani che verranno approfonditi dalla rete “Nino dove sei?”, come il corpo di Gramsci, i viaggi cui è stato costretto da un carcere all’altro, il movimento delle sue idee contro l’immobilità della sua reclusione.
La danza e Gramsci hanno molti più punti in comune di quanto non sembri. Già a partire dal suo celebre monito, “Agitatevi, organizzatevi, studiate”. Fra tutte e tre queste parole non è forse sotteso il filo rosso della danza?
INTERPRETI:
In live: Sara Angius, Linda Magnifico, Loredana Parrella, Patricia Rotondaro, Sara Sguotti, Carla Rizzu, Clotilde Tiradritti.
In video/danza: Franco Reffo e Barbara Geiger
◄
1 / 1
►